Il tuo budget fa acqua da tutte le parti?
Se ti stai chiedendo perché, vieni che te lo dico io
Partiamo dall’autopromozione: ho appena fissato una nuova edizione del Percorso in Contabilità&Finanza personale e familiare, in promozione earlybird a 150€ fino al giorno 8 giugno. L’iniziativa include 2 appuntamenti live per:
analizzare i concetti chiave della gestione economico-finanziaria (contabilità, cashflow, budget, risparmio, investimento…)
imparare a usare i miei template, che ti renderanno autonomə nel registrare e monitorare costi, ricavi e guadagni.
Il budget è la cosa più difficile
Il budget è un documento, solitamente un foglio di calcolo, nel quale raccogliamo le entrate e le uscite previste al fine di determinare un risultato economico. Il budget non si riferisce solo alle attività annuali di un’impresa o di una famiglia, ma può essere redatto anche in occasioni specifiche: ad esempio per organizzare una vacanza o una ristrutturazione. Non è un preventivo, ma uno strumento in cui accorpare diverse offerte economiche, valutare l’aderenza dei desideri alla realtà e ridimensionarli se necessario.
Redigere un budget può essere più difficile che attenersi al budget stesso. Per molte persone, determinare le entrate è facile: se hai un lavoro dipendente con uno stipendio fisso, la riga dei ricavi è praticamente compilata. Il grosso dei problemi si concentra sulle uscite: è per questo che ho raccolto i 6 errori che facciamo quasi tuttə. Forse anche tu.
1-prevedi a caso anziché basarti su serie storiche
Il presupposto per determinare quanto spenderai è sapere quanto hai speso finora: in altre parole, avere un’idea precisa possibile della struttura dei costi passati. Non puoi decidere out-of-the-blue di spendere 1500€ l’anno in riscaldamento ritenendoli ampiamente sufficienti, ignorando se l’anno precedente ne hai spesi 2.200 oppure 1.100. Questo esempio -stupido, concordo- riguarda le utenze, una tipologia di spesa facilmente monitorabile: recuperi 6 bollette bimestrali, e passa la paura. È più complicato ricostruire la situazione per le spese voluttuarie o molto parcellizzate: ad esempio il food delivery, per cui le transazioni potrebbero essere decine all’anno.
2-fai previsioni troppo restrittive
Le persone evolvono e le abitudini di acquisto con esse: ma non lo fanno dalla sera alla mattina, per pura autoimposizione. I cambiamenti profondi richiedono tempi lunghi e non sono percorsi lineari: se torni tardi dal lavoro, detesti cucinare e Just-Eat è l’anagramma del tuo nome, non potrai eliminare in toto quella voce di costo. Puoi già ritenerti bravə se la dimezzi: meglio stabilire un obiettivo alla tua portata e superarlo, anziché portene uno irrealistico e sentirti unə incapace.
Se ti senti poco disciplinatə in materia di spese1, ti invito a essere realista. Non potrai intervenire su tutte le aree: è meglio sceglierne due o tre ed esercitare il tuo autocontrollo solo su quelle.
3-non colleghi previsioni con decisioni
Quando decidi quanto ridurre una spesa devi anche decidere come concretizzare quel taglio. Tornando all’esempio del food delivery, puoi stabilire che ordinerai solo il venerdì (per festeggiare la fine della settimana lavorativa) e che farai la spesa al mercato il sabato mattina privilegiando alimenti facilmente cucinabili (per mangiare in casa gli altri 6 giorni).
Sono due decisioni semplici, che puoi mettere a calendario e attuare dal giorno 1: per questo, nel momento in cui stili un budget spese devi anche fare una lista di task, e spesso questa azione si porta dietro dei subtask.
esempio di task: fare spesa al mercato il sabato mattina nello slot 10-11
esempi di subtask: scrivere menu settimanale, stilare lista spesa, procurarsi borse riciclabili, meal prepping verdure sabato mattina nello slot 11-13
4-non registri le spese correnti
Questo è un grande classico: per capire se il meccanismo funziona, bisogna monitorare e registrare le uscite. Sembra un lavoro noioso, per cui vorrei spendere due parole in difesa di questa prassi, che in passato anch’io ho etichettato come compito grigio, per persone grigie e prive di creatività.
Del resto, lavoravo al marketing: i soldi dovevo chiederli e spenderli per le mie idee grandiose2, invece controllare se c’erano i fondi e rendicontarli spettava allə sfigatə della contabilità. Mi dispiace di aver nutrito questi pensieri: ex colleghə, se mi leggete mi scuso con voi tuttə.
Che un’azione salvifica come tenere sott’occhio i soldi guadagnati col sudore della mia fronte, che determineranno il mio futuro e quello delle persone che amo o dipendono da me possa essere considerata robaccia da scrivano Bartleby è veramente una tra le idee più stupide che mi siano passate per la testa. Sei liberissimə di non amare la contabilità, o di preferirle altri compiti, ma non di guardarla con sprezzo o superiorità: è come se ti disinteressassi della tua salute.
5-non analizzi gli scostamenti strada facendo
Un budget ben fatto dovrebbe prevedere un raffronto tra “previsione” e “realtà” espresso in valore assoluto e percentuale. Non occorre guardare ogni giorno questo scostamento, ma una volta al mese sì: tornando all’esempio del food delivery, se in un anno volevi spendere poco meno di 1000 € e al 30 marzo ne hai già spesi 500 evidentemente qualcosa non sta funzionando. Hai ordinato più di un pasto? Hai pasteggiato sempre con caviale e champagne? Cosa puoi fare il prossimo mese o trimestre per risanare la situazione? Al 30 marzo sei ampiamente in tempo per tornare in carreggiata e rispettare il tuo forecast annuale. Al contrario, se al 30 giugno non hai speso nemmeno 300 € puoi dirti bravə e contare sul fatto che a fine anno avrai della liquidità in più, oppure del denaro per rimpolpare il tuo fondo di sicurezza.
6-non consideri gli accantonamenti come costi fissi
Sono quei fondi dove accumuli il denaro per scopi vari ed eventuali: alcuni accantonamenti fanno parte di una strategia di investimento e sono automatizzati tramite RID, come per esempio i Piani di Accumulo del Capitale o i versamenti al fondo pensione. In altri casi, accantoni volontariamente del denaro in vista di spese future già pianificate (es. le vacanze, la moto) oppure per costruire il tuo fondo di sicurezza contro gli imprevisti: questo denaro, proprio perché l’hai mentalmente allocato a uno scopo, è come se l’avessi già speso ed è quindi indisponibile. Per questa ragione, sarebbe opportuno che l’accantonamento non fosse solo mentale ma anche fisico: su un conto deposito, su un salvadanaio messo a disposizione dalla tua banca o su un’app.
Mi imposti un template di budget efficace che si autoaggiorna? C’è uno strumento per tenere i conti? Come faccio a ricordarmi di segnare le spese? Come determino e costruisco il mio fondo di sicurezza? Da dove ricavo denaro per investirlo? A chi lo do questo denaro?
Sono domande legittime (visto che non ce l’ha insegnato a scuola) alle quali troverai risposta partecipando al percorso in Contabilità &Finanza personale e familiare in partenza. Nella pagina dedicata ho incluso tutti i dettagli, l’indice degli argomenti, recensioni di ex-corsistə e una serie di FAQ: ma se hai dei dubbi, scrivimi e risolviamo al volo.
E siccome sei statə così carinə da arrivare fin qui, ti regalo un template per cimentarti con il budget di un progetto al quale probabilmente ti troverai a lavorare a breve: le vacanze. È volutamente molto dettagliato, per farti riflettere sui numerosi costi “nascosti” dei viaggi e che spesso ci dimentichiamo di conteggiare pensando che la faccenda si fermi a volo+hotel: se alcune voci di spesa non ti toccano, semplicemente lasciale vuote.
Spero di vederti su Meet il 19 giugno, per intanto rimetti giù quella carta di credito 💙 🧡
Valeria F.
Magari hai una disciplina ferrea su altri fronti, come l’alimentazione o lo sport
Grandiose. Parliamone.
Da quando ti ho scoperta e chi te molla?
GRAZIE! E' sempre arricchente leggerti!