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Ora, parliamo della mia analisi finanziaria. Non so se ti interessi per mera (morbosa?) curiosità oppure perché desideri apprendere ad analizzare i numeri, ma cercherò di appagare entrambi i desideri.
GLI UTILI
Iniziamo con quello che può tornarti utile, cioè una banale sottrazione per calcolare l’utile:
entrate annuali (costituite da: fatture pagate + stipendi + rendite di altro tipo) - costi annuali (costituiti da: costi personali + costi professionali + tasse + costi familiari) = utile
Quanto ci ho messo a desumere il mio utile? Circa 1 minuto, perché grazie alla compilazione puntuale dei miei template Excel avevo già tracciato entrate e uscite, quindi il sistema aveva calcolato tutto per me. La notizia buona è che puoi farlo anche tu!
I COSTI
L’incidenza del costi sui ricavi è del 66%, cioè ogni 100€ guadagnati ne ho spesi 66: per mantenere me e il mio lavoro, la mia famiglia e pagare le tasse. Un miglioramento rispetto al 2023, quando fu del 70%. Questa è la situazione, in un grafico: salta all’occhio l’incidenza dei costi professionali che sono così significativi perché includono le tasse e le fatture pagate alle persone che collaborano con me ai vari progetti.
Parliamo delle cose belle: ho ridotto i miei costi personali eliminando alcune voci che mi facevano girare profondamente il cazzo. Non si tratta di grosse cifre, ma nel 2024
non ho sprecato soldi in oggetti decorativi (di cui anzi mi sono liberata)
ho preso pochissimi caffè bruciacchiati e brioche decongelate al bar
ma soprattutto 🎉non🎉ho 🎉preso🎉nessuna🎉multa🎉
Queste scelte, che di fatto non sono state delle grandi rinunce, mi hanno allineata ai miei valori: ma di financial alignment parleremo meglio in un’altra newsletter se no mi accollo.
Cosa accadrà quest’anno? Oltre a continuare a non prendere multe per ripristinare i 9 punti di patente persi, a livello personale e professionale non penso di apportare molte variazioni. Sosterrò, temo, maggiori spese familiari legate al restyling di casa e a un bel viaggio.
I RICAVI
Quanto ho incassato? Sicuramente non più di 85.000€, che è il massimo concesso all’interno del regime forfaittario in cui mi trovo. Posso dirti che moltə altrə piccolə creator e freelance, come me, rientrano in questo range. I miei incassi sono stati praticamente identici al 2023: inferiori ai miei sogni ma adeguati alle mie necessità e al mio stile di vita1. Se, come me sei freelance e offri prestazioni “variegate”, ti consiglio di categorizzare gli incassi per capire se:
dipendi eccessivamente da un solo cliente, la cui perdita potrebbe mettere a repentaglio il tuo reddito (quindi li categorizzerai per cliente)
sei troppo sbilanciatə su una certa prestazione, magari spiacevole, poco profittevole o cronofaga (quindi li categorizzerai per aree di attività)
È un report che si potrebbe automatizzare e dal 2025 mi organizzerò per farlo: per stavolta l’ho fatto manualmente.
Nel 2024, ho perso i ricavi del mio market2 ma ho compensato con altri lavori: la newsletter su abbonamento, i percorsi collettivi, la scrittura e la consulenza. Si è ridotta l’incidenza dell’influencer marketing: ho fatto meno adv ma più curate e con brand interessanti. Desideravo ridurre la mia dipendenza economica dall’algoritmo e ho mantenuto il proposito, quindi brava me.
Cosa accadrà quest’anno? Voglio aumentare le entrate del 10%, se non altro perché mi cambia l’aliquota delle tasse dal 5% al 15%.
Voglio incrementare la quota Substack e i percorsi di formazione collettivi. Al contrario, non spingerò le consulenza perché è un lavoro che mi drena molte energie. Vorrei aumentare l’influencer marketing ma con lo stesso mood del 2023: clienti pochi, nomi grossi, progetti corposi. Spero di lavorare in aree merceologiche interessanti per la silver economy (banche, assicurazione, salute) e in cui penso di avere qualcosa da dire (cultura, second hand).
GLI INVESTIMENTI
Mi ero ripromessa di investire di più, e l’ho fatto: ho aumentato del 30% la cifra mensile investita nel mio fondo pensione e ho aperto un altro piano di accumulo per l’istruzione universitaria di mio figlio.
Cosa accadrà quest’anno? Partendo da due considerazioni
i miei ricavi normalmente coprono i miei costi (=cioè guadagno abbastanza per sostenere le spese correnti e straordinarie)
non ho in progetto di aumentare esponenzialmente i miei ricavi (=cioè non intendo fare un particolare salto in termini di fatturato)
Ho deciso che investirò tutti gli utili 2024 in un fondo che mi consiglierà il mio consulente, purché obbedisca ai miei obiettivi ESG.
MA CHE È ‘STA AUREA MEDIOCRITAS?
Perché non voglio raddoppiare il mio fatturato? Perché non investo l’utile 2024 nella mia attività? Perché non coltivo ambizioni più alte?
I nostri desideri sono funzione della fase della vita in cui ci troviamo, dell’ecosistema in cui siamo inseriti e sono assoggettati a criteri di convenienza e ragionevolezza. Per esempio, io ho un tetto annuale di 85.000€ rappresentato dal massimo previsto dal mio regime fiscale: potrei cambiare regime, ma -per via della tassazione- non avrebbe senso farlo per fatturarne “solo” 90.000€ ma dovrei procurare di fatturarne almeno 120.000€ in su. Lo sforzo, in quel caso, vale la candela.
Cosa dovrei fare io, per portare il mio fatturato a 120.000€? Sicuramente, lavorare di più: acquisire più clienti, anche più grossi, incrementare la mia presenza online per attrarre collaborazioni con brand più importanti, modificare il modo in cui vivo il mio tempo extralavorativo per monetizzarlo in termini di views. Dovrei anche spendere: in advertising (ad esempio, per sostenere il percorso di contabilità che al momento sto promuovendo a costo zero) oppure in abiti/parrucchiere/servizi estetici per rendermi più bella o aspirazionale e via dicendo. Se volessi avviare un canale Youtube (o anche solo elevare la qualità dei miei contenuti) dovrei opzionare e pagare unə videomaker, unə montatorə, unə fotografə, unə stylist…
Lo dico senza alcun giudizio morale nei confronti di chi lavora in questa direzione! Si tratta di una mera constatazione: alcuni lavori ad alta visibilità richiedono una macchina corale per funzionare degnamente.
Poniamo che io mi accolli il costo -monetario e non- di questa “complessità” e che questi sforzi portino ai risultati sperati: improvvisamente mi ritrovo piena di collaborazioni con brand prestigiosi e con canali social in crescita. La mia newsletter ha 1.000 iscritti paganti e i miei percorsi formativi straripano di iscritti.
Se io raggiungessi questi risultati, il mio ecosistema personale e familiare mi consentirebbe di mantenerli? Di fare trasferte di lavoro su base regolare? Di lavorare spesso nei weekend? Di investire una grossa quota delle mie serate in iniziative di networking? Di dedicare al mio aspetto l’energia necessaria per fare o’ miracolo di San Gennaro e rendermi figa? Di monetizzare anche parte del nostro tempo libero familiare? Al momento, sinceramente, non credo. Non sento di poterlo e volerlo fare e questo non significa che io sia priva di ambizioni, ma che non voglio ritrovarmi per le mani una mole di lavoro troppo ingombrante e incompatibile con la vita che conduco.
Per questo, più che a un aumento quantitativo del mio reddito punto a un miglioramento qualitativo: fare soprattutto ciò che mi piace, spendere e consumare in modo coerente con i miei valori, proteggere il tempo libero e l’ozio, dedicarmi alle mie persone e alla mia community in modo autentico e non frettoloso. Anche se, come si intuisce dall’oggetto della mia newsletter, questo significa che neanche quest’anno diventerò ricca. Magari l’anno prossimo cambio idea, ma per ora è così.
COSA TI PORTI A CASA
una lista di 100 modi per risparmiare nel 2025
un modello di analisi di utili, entrate e uscite
una riflessione sui costi nascosti del successo economico
un promemoria sul percorso di contabilità&finanza personale e familiare in partenza il 27 gennaio
Per tutto il resto, ci leggiamo più avanti. Non buttare via i soldi in cazzate, mi raccomando
Valeria F.
che, lo ricordo per chi non mi conosce, è piuttosto semplice
sì, non si fa più, mi dispiace.
Quando cresci e ti rendi conto che quasi nessuno ti ha insegnato a ragionare su questo tema, ecco che viene in soccorso Valeria! Grazie ❣️
Tutto molto vero, soprattutto la questione dell’aurea mediocritas. Anche io ho sempre ragionato così, ed è bello e rassicurante vedere tutti questi pensieri messi in ordine!